Essere consapevoli di non vederci bene. Forse è questo l’unico modo per iniziare a camminare. I passi falsi si compiono quando si crede di vedere, quando si è certi di conoscere la strada, di sapere tutto della vita e degli altri. La verità è che non ci vedo, sono cieco come te. Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non possiamo giocare al gioco della guida e del guidato, del maestro e del discepolo. Bel gioco indubbiamente, per entrambi i ruoli. Perché anche l’obbedienza passiva ha la sua comodità, esonerando la coscienza della fatica del discernimento. Ammettiamo tutti d’essere ciechi e smettiamo una volta per tutte di dare lezioni di vita agli altri. Prendiamoci per mano e cerchiamo insieme la strada, chiedendo Luce all’Unico che può illuminare… https://lalocandadellaparola.com/2024/09/13/luce-4/
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